L’idrogeno non è solamente un’alternativa alle batterie per immagazzinare energia per i veicoli industriali elettrici, ma può essere pure un carburante per i tradizionali motori diesel. È una soluzione ancora di nicchia, ma che la statunitense Cummins sta sviluppando e che presenterà a settembre allo IAA 2022 nell’ambito della sua strategia Destination Zero. Una strategia che segue due percorsi paralleli: ridurre le emissioni dei motori a combustione interna e investire in nuovi prodotti a emissioni zero.
Nel primo caso presenterà la piattaforma fuel agnostic, ossia una gamma di propulsori diesel con base comune che si possono alimentare con olio vegetale idrotrattato (Hvo), gas naturale o idrogeno. Rientra in questo progetto il motore a combustione interna a idrogeno verde X15H, che secondo Cummins “produce zero emissioni di CO2 dal pozzo alla ruota”. Allo IAA 2022 la società presenterà modelli per impieghi medi e pesanti.
Cummins produce anche celle a combustibile, che trasformano l’idrogeno in elettricità, nell’ambito delle emissioni zero. È arrivata alla quarta generazione, che impiega oltre duemila celle, offrendo “una densità di potenza, un'efficienza e una durata migliori”. Questa tecnologia è disponibile a modulo singolo e doppio per veicoli medi e pesanti. Nell’ambito dei camion elettrici a batteria, Cummins sta già sperimentando un camion in California. Inoltre, per potenziare le competenze nella trazione elettrica, ha completato l’acquisizione di Meritor.
Cummins non dimentica il tradizionale motore diesel a gasolio, un ambito in cui ha già prodotto 700mila Euro VI. Allo IAA 2022 presenterà una nuova piattaforma caratterizzata da un sistema di post-trattamento compatto che potrà soddisfare anche l’Euro VII. Cummins dichiara che questo propulsore potrà azzerare le emissioni di NOx e del particolato, riducendo ulteriormente quelle di CO2.