L'organismo internazionale che segue l'inquinamento dei trasporti ha calcolato le emissioni medie di ossidi d'azoto prodotte dai veicoli industriali e dagli autobus che montano motori Euro VI e quelli delle autovetture diesel Euro 6, mostrando che queste ultime sono oltre il doppio rispetto ai veicoli pesanti. Secondo l'ICCT, la differenza è dovuta alle diverse tecnologie utilizzate nella riduzione degli Nox dai gas di scarico, che evidentemente sui veicoli pesanti sono più efficaci.
Le misurazioni sono avvenute su ventiquattro esemplari di camion e autobus, sia in laboratorio (presso il finlandese Technical Research Centre), sia su strada con strumenti certificati dall'ente tedesco KBA. La media delle emissioni di Nox è stata di 210 milligrammi per chilometro. Le rilevazioni sulle autovetture avvenute in strada hanno mostrato una media di 500 milligrammi per chilometro.
L'ICCT sottolinea anche che le prove per certificare le emissioni inquinati dei veicoli pesanti sono molto più rigorose rispetto a quelle delle autovetture. Nel primo caso, infatti, dal 2013 è obbligatorio svolgere i test con veicolo in movimento, mentre per le autovetture basta una misurazione in laboratorio su prototipi, che ovviamente sono predisposti per tale prova. Lo dimostra il dieselgate di Volkswagen, con la scoperta di un software nelle centraline di alcuni motori che cambiavano i parametri di funzionamento del motore, e quindi il livello di emissioni, quando la vettura stava svolgendo le certificazioni anti-inquinamento.
Da settembre 2017, l'Unione Europea imporrà test mobili anche sulle autovetture, anche se continueranno a essere svolte su prototipi, invece che su normali esemplari di serie, come chiede l'International Council on Clean Transportation. Il 17 gennaio, la Commissione Europea affronterà la regolamentazione dei test e avanzerà nuove proposte
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