Volvo Trucks ha annunciato il 23 maggio 2024 lo sviluppo di veicoli industriali mossi da motori a combustione alimentati a idrogeno, iniziandone la sperimentazione su strada nel 2026 e con la volontà di venderli entro la fine di questo decennio. Finora si parla d’idrogeno soprattutto come vettore energetico per i veicoli elettrici, ma sta crescendo l’interesse anche di usarlo come combustibile in motori termici. Volvo spiega che questa aoluzione è adatta soprattutto per le aree dove le infrastrutture di ricarica delle batterie elettriche sono limitate o dove i tempi di ricarica lunghi rappresentano un problema.
Il costruttore svedese ha già progettato motori termici funzionanti a idrogeno e li sta sperimentando in laboratorio e su veicoli in circuiti chiusi. La società precisa che questi veicoli non sostituiranno le soluzioni già offerte oggi, come gli elettrici a batteria e a celle a combustibile o i diesel funzionanti anche con biodiesel, ma si affiancheranno a questi.
"I camion dove il motore a combustione interna tradizionale rimane, ma funziona a idrogeno, avranno le stesse prestazioni e la stessa affidabilità dei nostri veicoli diesel, ma con il vantaggio aggiuntivo di emissioni di CO2 potenzialmente nulle dal pozzo alla ruota. Saranno un valido complemento ai nostri camion elettrici a batteria, presenti sul mercato da diversi anni," spiega Jan Hjelmgren, responsabile gestione prodotti e qualità di Volvo Trucks.
Sul versante tecnico, Volvo anticipa che i motori a idrogeno avranno un'iniezione diretta ad alta pressione (Hpdi) attuata con una piccola quantità di biodiesel (come Hvo) per permettere l’accensione per compressione (ciclo diesel), prima di aggiungere l’idrogeno. La società spiega in una nota che “i vantaggi di questa tecnologia includono una maggiore efficienza energetica con un consumo di carburante inferiore e una maggiore potenza del motore”. Per sviluppare questa tecnologia, Volvo Trucks ha stretto un accordo con Westport Fuel Systems per la nascita di una joint-venture che diventerà operativa nel secondo trimestre del 2024.
I veicoli industriali a idrogeno dovrebbero assicurare la stessa autonomia operativa dei diesel a gasolio e le nuove norme comunitarie sulle emissioni di CO2 li classificano a “emissioni zero”. Rispetto al tradizionale gasolio, i motori a idrogeno dovrebbero emettere anche una minore quantità di ossidi di azoto e particolato. Questi veicoli usano lo stesso idrogeno che si può usare per i veicoli elettrici a celle a combustibile, evitando quindi la necessità di una doppia rete di rifornimento.