Non si conoscono ancora i motivi che hanno portato il magistrato a una misura cautelare grave come l'arresto in carcere. La Legge stabilisce che questa misura si prende se ci sono sospetti d'inquinamento delle prove, di fuga o di reiterazione del reato. L'autista di 57 anni è stato denunciato per omicidio colposo plurimo perché guidava un autoarticolato che sabato 12 dicembre ha scavalcato il new-jersey che separa le due carreggiate, travolgendo tre autovetture che giungevano in senso opposto. Nell'incidente sono morti cinque occupanti degli autoveicoli, tra cui una bambina di cinque anni.
Le rilevazioni della Polizia Stradale mostrano poco prima dell'incidente che l'autocisterna viaggiava a 85 km/h, a fronte di un limite di 70 km/h, e che non stava mantenendo la distanza di sicurezza con il veicolo che la precedeva. L'autista del camion è comunque risultato negativo all'esame dell'alcol e delle sostanze stupefacenti.
Il magistrato inquirente ha fissato per mercoledì 16 dicembre un altro interrogatorio con il camionista, dopo il quale deciderà se convalidare l'arresto. Nel frattempo proseguono le perizie sui veicoli coinvolti. Dalle prime informazioni sull'interrogatorio di ieri, l'autista sostiene di avere perso il controllo dell'autoarticolato a causa di una brusca frenata per evitare di tamponare l'autovettura che lo precedeva. La scarsa stabilità dell'autocisterna carica di olio d'oliva avrebbe causato lo sbandamento e il seguente impatto con il new-jersey.
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