Il pubblico ministero della Procura di Agrigento, Paola Vetro, ha chiesto il rinvio a giudizio per 62 persone indagate per interruzione di pubblico servizio perché hanno partecipato a un gruppo di Whatsapp, chiamato “Uomini immezzu a via” per scambiarsi informazioni in modo costante e coordinata sulla presenza di punti di controllo o autovelox della Polizia. Secondo l’accusa, questo comportamento comporterebbe un’interferenza dei servizi di controllo. Tra gli indagati ci sono autisti di veicoli industriali e di mezzi di soccorso stradale.
L’indagine è iniziata da un controllo su strada della Polizia di Canicattì, che ha scoperto il gruppo nel cellulare di uno degli indagati. Dopo aver chiuso l'indagine, il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio. Il caso doveva essere discusso il 25 novembre 2020, ma il Gip Alessandra Vella ha chiesto agli avvocati difensori se volevano partecipare di persona all’udienza oppure svolgerla per via telematica. I difensori hanno risposto di voler svolgere l’udienza di persona, quindi è stata rinviata al 27 gennaio 2021. In quella occasione il Tribunale deciderà se rinviare gli indagati a giudizio oppure archiviare il caso.