Sarà la sezione fallimentare del Tribunale di Mantova a decidere le sorti della cooperativa specializzata nell'acquisto e stoccaggio di carburanti. Il 14 ottobre 2016, infatti, i legali dell'azienda hanno inoltrato la domanda di ammissione alla procedura di concordato preventivo e se l'esito risulterà positivo, inizieranno a decorrere i termini entro i quali presentare un valido piano per il pagamento dei debiti e il risanamento della crisi finanziaria.
La Società Cooperativa Consorzio Indipendente Rivenditori Olii Minerali (CIROM) è in una situazione di dissesto economico e con un passivo di 21,5milioni di euro ha interrotto la propria attività. Nata nel 1982, la cooperativa è diventata un vero gruppo di acquisto di combustibili e lubrificanti, finalizzato alla rivendita ai suoi ventuno consorziati, con l'obiettivo di ottenere dai fornitori i migliori prezzi sul mercato grazie ai considerevoli volumi ordinati.
I principali clienti della Cirom sono i suoi consorziati e la crisi dell'azienda mantovana è iniziata proprio quando alcuni suoi soci – trovandosi a loro volta in difficoltà – hanno cominciato a ritardare i pagamenti (saldi giornalieri) e ad accumulare debiti. La grave situazione ha costretto la cooperativa a concedere dilazioni e piani di rientro, che con il passare del tempo sono risultati inefficaci. La Cirom vanta crediti per un valore nominale di 25milioni di euro, di cui 17,5 sono considerati problematici, ossia con scarse possibilità di recupero. Tra questi, il più significativo è quello nei confronti della Corradi Snc che, dopo non aver provveduto al pagamento di 238mila euro previsto per lo scorso settembre, vanta un debito di 8,6 milioni di euro nei confronti della cooperativa.
La Cirom non ha debiti con i propri dipendenti e attualmente non acquista più carburanti per la rivendita ai propri soci, mentre negli uffici di Mantova rimangono solamente tre impiegate addette alle operazioni amministrative e contabili, in attesa di conoscere la decisione del Tribunale.
Davide Debernardi
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