Dopo essere stato fermato dagli agenti della Polizia Locale in Provincia di Parma, i conducente del camion ha dichiarato di avere caricato intorno alle 18:00 del giorno precedente a Santa Margherita di Savoia, in provincia di Barletta-Andria-Trani, ed essere partito subito per Collecchio. Leggendo però i dati del cronotachigrafo digitale, gli agenti hanno rilevato che in questo periodo di tempo il camion ha viaggiato per sole tre ore. Decisamente poche per compiere 714 chilometri e, infatti, la distanza registrata dal cronotachigrafo è stata di soli 375 chilometri.
Gli agenti hanno quindi scorato il veicolo in un'officina di Felegara, dove i meccanici hanno smontato una parte di plancia, scoprendo sotto il piantone dello sterzo un apparecchio elettronico che attivava e disattivava a comando le registrazioni del cronotachigrafo. Al termine del controllo, gli agenti hanno staccato un verbale di 4.717,80 euro e disposto la revoca della patente.
In provincia di Teramo, invece, la Polizia Stradale ha attivato anche una denuncia penale per due autisti scoperti a Martinsicuro e a Giulianova con una calamita sul cronotachigrafo. Oltre alla multa di 1696 euro a testa, la sospensione della patente con decurtazione di dieci punti, gli agenti hanno denunciato gli autisti anche per violazione dell'articolo 437 del Codice Penale, ossia rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, che prevede da sei mesi a cinque anni di carcere.
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