Deviazioni, ritardi, attese e aumento dei costi sono le immediate conseguenze subite dall'autotrasporto che opera a Genova, a causa del crollo del viadotto Polcevera dell'autostrada A10. Per questo motivo, le associazioni degli autotrasporto chiedono immediate misure di sostegno per le imprese colpite. Ma con l'attuale normativa de minimis, che impone un tetto agli aiuti di Stato alle aziende ottenuti senza il consenso di Bruxelles, queste misure rischiano di essere inutili. Il segretario di Fai Conftrasporto, Andrea Manfron, sottolinea infatti che "il rimborso dei danni occorsi alle attività economiche è vincolato al regime de minimis, penalizzando di fatto fortemente anche il settore dell'autotrasporto", quindi "la misura della deroga è assolutamente indispensabile per assicurare piena efficacia al provvedimento sull'emergenza".
Ma quanto costa all'autotrasporto il crollo del ponte Morandi? Conftrasporto ha chiesto all'Isfort di stimare il costo complessivo e la risposta è stata di 600mila euro al giorno considerando solo l'allungamento dei percorsi per attraversare il nodo di Genova, ma sale a due milioni i euro al giorno se si aggiungono le ricadute negative sui veicoli che servono il porto e su quelli che attraversano la città.
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