"Dodici mesi per far ripartire Genova. Questo il sogno che ci accingiamo a regalare subito prima di Natale ai genovesi, per far ripartire la città in tempi rapidi, dando un segnale forte a tutto il paese, perché la ripresa economica e l'occupazione possono ripartire dalle grandi opere". Lo ha dichiarato l'amministratore delegato di Salini Impregilo, Pietro Salini, dopo la firma del decreto che affida al consorzio formato dalla stessa società, da Italferr (Gruppo FS) e da Fincantieri Infrastructure (Finmeccanica) la ricostruzione del viadotto sul fiume Polcevera dell'autostrada A10, dopo il crollo del ponte Morandi. E proprio per la realizzazione di quest'opera, le tre imprese hanno costituito una nuova società, chiamata Pergenova. I dodici mesi citati da Salini partiranno da quando l'intera area sarà resa disponibile, dopo la demolizione di quanto resta del viadotto crollato.
Il nuovo ponte sarà progettato da Italferr sull'ide architettonica che Renzo Piano ha donato a Genova pochi giorni dopo il crollo del ponte Morandi. Secondo quanto dichiara Salini Impregilo, "sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1100 metri, costituita da venti campate. Il progetto prevede diciannove pile in cemento armato di sezione ellittica posizionate con un passo costante di 50 metri, ad eccezione della campata sul torrente Polcevera e di quella sulle linee ferroviarie, dove l'interasse passa da 50 a 100 metri. Tale soluzione ha consentito l'ottimizzazione delle strutture e delle fondazioni, limitando le dimensioni delle stesse, in un contesto fortemente urbanizzato ed antropizzato".
Le strutture in acciaio saranno prodotte nel cantiere di Genova-Sestri Ponente, nello stabilimento di Valeggio sul Mincio (Verona) e, se necessario, altri stabilimenti del gruppo Fincantieri in Italia. "La produzione dell'impalcato metallico sarà realizzata in macro elementi strutturali che verranno trasportati a piè d'opera, assemblati e saldati, completando a terra le lavorazioni di ogni singola campata", precisa la società di costruzioni. "In questo modo gli interventi in quota saranno ridotti al minimo. Il sollevamento invece verrà effettuato utilizzando prevalentemente speciali apparati, denominati strand jacks, che permetteranno di allineare l'impalcato all'elemento principale in acciaio collocato preventivamente in sommità alle pile, con l'utilizzo di autogrù. In collaborazione con Cetena, la società di ricerca del gruppo Fincantieri basata a Genova, verrà fornito e installato anche un sistema integrato di monitoraggio, controllo e ispezione del ponte".
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