Se Amazon e Alibaba stanno entrando a gamba tesa nell'offerta di servizi di trasporto e logistica, trasformando i loro fornitori in concorrenti, le multinazionali della distribuzione espressa non intendono restare a guardare, ma stanno dispiegando strategie per contrastare l'erosione di quote di mercato attuate dai loro clienti-concorrenti. Tra queste c'è in prima fila Ups, che alla fine di febbraio 2019 ha annunciato l'introduzione del programma eFulfillment, dedicata alle piccole e medie imprese che vendono online i proprio prodotti, o commercializzano quelli di diversi produttori, attraverso marketplace. Per ora, questo servizio è disponibile per i venditori di tutti il mondo che spediscono verso Stati Uniti e Canada.
La soluzione di Ups serve le spedizioni prodotte da ordini provenienti da ventuno diversi marketplace e negozi web, compresi eBay, Wal-Mart, Etsy e Amazon (incluso Prime). Dopo una semplice procedura d'iscrizione online, i venditori possono usare il programma di Ups per lo stoccaggio e l'imballaggio, che avvengono in due piattaforme logistiche dell'America settentrionale, a Shepherdsville e Bloomington. Le scorte immagazzinate in altri impianti, come per esempio un magazzino esistente, possono essere aggiunte alla piattaforma per garantire aggiornamenti dinamici. Per provare il servizio, Ups lo offre gratuitamente per sessanta giorni.
Ups propone l'eFulfillment in bundle, con un sistema chiaro dei costi, che comprende anche il monitoraggio e la fatturazione e la possibilità di aggiornare rapidamente e in modo dinamico le inserzioni su più siti. "UPS comprende che le piccole e medie imprese vogliono gli stessi servizi di alta qualità delle grandi aziende di e-commerce senza la stessa complessità", spiega Kevin Warren, Chief marketing officer di UPS. "Così, offriamo questa piattaforma tecnologica di facile utilizzo, capacità di evasione dei servizi completi e prezzi e fatturazioni semplificati che molte aziende più piccole non potrebbero permettersi di offrire o costruire".
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