Tra pochi giorni avrebbe celebrato il terzo mese ininterrotto nella cabina del camion, se gli agenti della Postrada non lo avessero controllato il 1° aprile mentre sostava nell'area di servizio autostradale di Ohetal-Süd, vicino a Hengersberg. Da un controllo del cronotachigrafo e dei documenti di viaggio gli agenti hanno scoperto che l'autista, un rumeno di 28 anni, ha viaggiato sulle strade di tutta Europa dal 12 gennaio, senza praticamente scendere dal camion, neppure per andare nella sede dell'impresa di autotrasporto belga che lo impiega. Una situazione che ha spinto il portavoce della Polizia a definirla una "moderna schiavitù", annunciando l'avvio di un'inchiesta nei confronti dell'azienda per cui lavora il camionista. La normativa tedesca impone infatti che l'autista svolga il riposo settimanale fuori dalla cabina del camion e comunque tre mesi a bordo sono vietati anche dalle regole comunitarie, che prevedono il riposo in condizioni adeguate.
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