Per una volta tanto l'Italia non rischia di fare brutta figura o di essere richiamata per i ritardi nel programmare e finanziare un'opera pubblica condivisa con altri partner. Stiamo parlando del tunnel di base del Brennero. I cantieri per realizzare le opere civili sono aperti e in avanzata fase di costruzione lungo tutta la tratta italiana. Non così in territorio austriaco dove manca ancora un tassello per poter dire che tutta la galleria transfrontaliera è interamente cantierata. Ma ci sarà modo di rimediare. Entro la fine del 2019 saranno appaltati gli ultimi lavori in Austria del valore tra i 700 e gli 800 milioni di euro. Lo ha anticipato Raffaele Zurlo, amministratore di parte italiana del Brenner Basistunnel (BBT SE) in occasione del World Tunnel Congress a Napoli (3-9 maggio 2019).
Una volta aperti questi ultimi cantieri si potrà dire che il tunnel di base del Brennero si avvia a diventare realtà, nel senso che la montagna sarà interamente scavata e percorribile con mezzi da cantiere per tutta la sua lunghezza di oltre 50 km. Poi tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021 ci sarà la svolta dal punto di vista costruttivo nel senso che saranno appaltati i lavori che riguardano l'attrezzaggio tecnologico dell'intera opera, per un valore stimato tra 1,5 e 2 miliardi di euro. A fine aprile 2019 dei 230 km complessivi di tunnel tra gallerie principali e cunicoli di servizio e soccorso erano stati scavati 100 km.
Attualmente sono operativi quattro cantieri: due su suolo italiano e due in territorio austriaco. Nel frattempo sono state completate alcune opere in Austria e precisamente il cunicolo di soccorso a servizio dell'esistente galleria di circonvallazione merci di Innsbruck, i raccordi tra il nuovo tunnel di base e la stessa circonvallazione insieme alla fermata di emergenza della capitale del Tirolo austriaco, mentre manca pochissimo a terminare i 15 km del cunicolo esplorativo che parte dalla fermata di emergenza.
A buon punto anche i lavori sul fronte Italia con il lotto indicato come "sottoattraversamento Isarco", il più meridionale della grande opera. In questa tratta è stato sfondato, è proprio il caso di dire, il portale di Fortezza dando la percezione anche visiva del futuro accesso lato Italia del tunnel di base. Sempre a proposito dei lavori in Italia, avviato nel 2016 il lotto Mules 2-3 è il principale della galleria di base (per un valore di 993 milioni di euro) con quasi 40 km di tunnel vero e proprio (19% l'avanzamento lavori a maggio 2019), 15 km di cunicolo esplorativo (avanzamento 33%) e 7 km di gallerie di sicurezza. In Austria invece, oltre ai lavori lato Innsbruck, già visti prima, c'è il cantiere di Pfons, l'ultimo a essere avviato solo alla fine dell'autunno 2018 e quindi con percentuali di avanzamento estremamente ridotte. Salvo ritardi legati alla natura geologica delle tratte ancora da scavare, si prevede di completare tutti i lavori entro il 2027 con l'ipotesi di rendere percorribile il tunnel di base nel 2028.
Piermario Curti Sacchi
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