Tutto è iniziato con un consueto controllo sulla strada che collega Catania con Ragusa. Gli agenti della Polstrada di Ragusa fermano uno dei tanti autoarticolati che la percorrono, servendo il trasporto di prodotti ortofrutticoli. Al primo controllo dei dati del cronotachigrafo, risulta che il veicolo viaggiava da soli undici minuti e se ciò fosse vero significa che è rimasto fermo sull'autostrada. un'ipotesi che non sta in piedi e infatti l'autista confessa di avere un magnete sul cronotachigrafo e lo consegna spontaneamente agli agenti. Ma gli uomini in divisa non sono convinti, perché il software police controller mostra delle anomalie incompatibili con l'uso della calamita e portano il camion in un'officina, dove i tecnici scoprono il vero meccanismo di manomissione: una scheda elettronica che permette di disattivare il cronotachigrafo con un tasto all'interno della cabina. Gli agenti decidono così di aggiungere alla multa una denuncia di manomissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
La stessa denuncia è stata fatta dagli agenti della Polstrada di Catania verso un altro autista, colto in flagrante con una calamita sul cronotachigrafo, mentre a maggio, la Polstrada di Ragusa e Vittoria ha scoperto casi di autisti che viaggiavano senza scheda nell'apparecchio. Dall'inizio dell'anno, gli agenti hanno staccato verbali sulla violazione dei tempi di guida a 38 autisti e imprese di autotrasporto, per un totale di 35mila euro.
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