La crisi del comparto marittimo è diventata ormai strutturale e l’associazione delle compagnie Assarmatori (Conftrasporto) chiede al Governo e ai presidente di alcune Regioni che possa beneficiare dello stato di calamità naturale ed evento eccezionale, come è già avvenuto per il trasporto aereo. Ciò permetterebbe di ottenere i benefici previsti dal Decreto del Presidente del Consiglio del 17 marzo 2020, tra cui il supporto alla liquidità. “Non c’è tempo da perdere perché senza interventi compensativi in tempi brevi, è a rischio la sopravvivenza stessa delle aziende di navigazione italiane operanti sul cabotaggio, le autostrade del mare e nei collegamenti con le isole”, spiega Stefano Messina, presidente di Assarmatori.
Dopo i divieti di spostamento imposti per prevenire il contagio di Covid-19, il segmento di trasporto passeggeri ha azzerato i ricavi, ma le navi continuano a viaggiare per il trasporto delle merci. “Ma proprio l’effetto combinato della caduta verticale, attuale e prospettica, dei traffici e quindi dei ricavi con il doveroso mantenimento dei servizi, sta facendo scivolare tutte le compagnie del settore verso il punto di non ritorno. E da queste compagnie non si può pretendere a lungo che l'onere di garanzia dei servizi sia sostenuto senza un adeguato aiuto dello Stato”, precisa Messina.