La lituana Girteka Logistics ha chiuso il bilancio del 2019 con un aumento di fatturato, anche se l’utile è calato a causa dell’aumento dei costi. L’azienda di autotrasporto e logistica ha comunicato i risultati dello scorso anno il 1° giugno 2020, precisando di avere prodotto un fatturato di 945 milioni di euro, contro i 764 milioni dell’anno precedente, con un incremento percentuale a doppia cifra (23,7%). Ma nello stesso tempo l’utile è diminuito da 19 a 9 milioni, a causa soprattutto dell’aumento dei costi del trasporto e degli investimenti attuati nell’innovazione e nei dipendenti.
Il primo quadrimestre di quest’anno è segnato dall’emergenza Covid-19, che ha influenzato anche l’attività del colosso lituano, basata soprattutto sull’autotrasporto internazionale, imponendo un cambiamento all'agenda prevista per il 2020. "Considerando la situazione in evoluzione, abbiamo adottato un nuovo business plan, concentrandoci sulla sostenibilità e sulla digitalizzazione dell'azienda sia a breve che a lungo termine e sul mantenimento dei posti di lavoro per i nostri 18mila colleghi", spiega il Ceo Edvardas Liachovičius.
Il processo di digitalizzazione era già avviato in collaborazione con Sap e quest’anno sarà accelerato. Riguardo alla flotta, Girteka annuncia che non intende ridurla, mantenendola stabile a 7400 trattori stradali e 7800 semirimorchi per l’intero anno. Ciò nonostante l’impatto negativo del coronavirus sull’autotrasporto. In ciò è agevolata dal fatto che l’ottanta percento dei semirimorchi è refrigerato, quindi opera nel trasporto di alimentari freschi e surgelati, ma anche di prodotti farmaceutici e sanitari, attività che non hanno risentito (almeno nei volumi) della contrazione generale dovuta alla Covid-19.
Edvardas Liachovičius conclude affermando che "il 2020 sarà un anno serio e impegnativo, tuttavia, mantenendo l'attenzione sulla necessità di avere un'azienda completamente digitalizzata e incentrata sul cliente, credo che noi, insieme ai nostri 18mila colleghi, ne usciremo più forti".