La Spagna sta seguendo il destino dell’Italia nell’autotrasporto internazionale, ossia un travaso sempre più rapido di volumi dalle imprese nazionali a quelle straniere, soprattutto dell’Europa orientale. Lo mostrano i dati del ministero dei Trasporti spagnolo, secondo cui nel 2019 i camion delle imprese dell’Est, soprattutto rumene e lituane, hanno conquistato il 28% dell’autotrasporto internazionale in ingresso e uscita dal Paese. Un fenomeno che si ripercuote anche sul trasporto nazionale, svolto in regime di cabotaggio dagli stessi camion orientali che entrano con una spedizione internazionale. I soli rumeni hanno conquistato il 32% del cabotaggio spagnolo, mentre quelle lituane sono cresciute del 46%, superando nell’esportazione quelle rumene e bulgare.
Sono dati che allarmano l’associazione degli autotrasportatori spagnoli Fenadismer, che sottolinea anche che una parte rilevante dei camion con targa dell’Est che circola in Spagna appartiene in realtà a società di comodo create dalle stesse grandi imprese spagnole. Nell’ultimo anno l’attività di cabotaggio delle imprese rumene è aumentata del 31%, conquistando così il primo posto tra le nazionalità straniere che svolgo trasporti nazionali in Spagna, sorpassando quelle portoghesi, che passano al secondo posto prima delle polacche e bulgare. L’associazione degli autotrasportatori chiede al Governo di contrastare sta concorrenza definita sleale recependo rapidamente nella normativa spagnola i provvedimenti previsti dal Primo Pacchetto Mobilità contro le società di comodo dell’autotrasporto e sul distacco internazionale degli autisti.