Dopo una prima denuncia lanciata a dicembre 2020 su possibili fenomeni di lavoro irregolare degli autisti di veicoli industriali che operano nel porto di Genova, l’Osservatorio dell’Autotrasporto della città ligure (che comprende associazioni degli autotrasportatori e sindacati dei conducenti) ha svolto un primo incontro il 17 dicembre con ITL, Inail, Inps, Capitaneria di Porto e Autorità di Sistema Portuale. Durante la teleconferenza, l’Osservatorio ha illustrato i punti critici, che sono l'uso di lavoratori stranieri non in regola o non inquadrati correttamente o a cui non è applicato il contatto nazionale. Una situazione che produce dumping sociale e quindi concorrenza sleale tra le imprese.
In una nota, l'Osservatorio spiega che “a seguito della pandemia in atto, tali possibili illeciti, possano proliferare, in mancanza di un vero tavolo di Regia, che inizi con una verifica documentale degli autisti e delle aziende, al momento del rilascio dei permessi portuali ai lavoratori, proseguendo poi al controllo che gli enti preposti possono mettere in atto al momento, rilevando eventuali anomalie, frutto di possibili ricatti occupazionali”.
Quindi le associazioni e i sindacati dell’Osservatorio chiedono al Prefetto la convocazione di un Tavolo della legalità, cui partecipino Guardia di Finanza, Polizia Stradale, Polizia di Frontiera, Capitaneria di Porto, ITL di Genova, Inail e Inps, Autorità di Sistema Portuale, Regione e Comune.