Uno dei pilastri della transizione energetica, che potrà anche ridurre le importazioni di gas naturale, è l’uso dell’idrogeno come vettore dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Si può trasportare su apposite navi gasiere, ma l’utilizzo di container renderebbe più rapida ed efficiente la filiera logistica perché, come è avvenuto per altre tipologie di merci, impedisce la rottura del carico e permette così di portare direttamente l’idrogeno dai luoghi di produzione, che saranno spesso piattaforme eoliche offshore, a quelli del consumo finale.
Questa è l’ipotesi su cui sta lavorando la società energetica norvegese Gen2 Energy con il progettista navale Sirius Design & Integration per sviluppare una nave per container carichi d’idrogeno compresso. La portacontainer sarà lunga circa 190 metri, offrendo una capacità di carico di cinquecento unità da 40 piedi. L’idrogeno sarà anche la fonte energetica per muovere le navi. Gen2 Energy afferma che è “ben avviato” il progetto per le prime due portacontainer.
Queste prime unità serviranno per trasportare l’idrogeno prodotto dal grande impianto che la società energetica sta realizzando a Mosjøen, in Norvegia, e che sarà esportato nell’Europa settentrionale. Oltre che sviluppare la nave Gen2 Energy, in collaborazione con Dnv e Hyex Safety, sta applicando un metodo di approccio basato sul rischio per identificare i requisiti e le raccomandazioni per la progettazione, con lo scopo di raggiungere alla fine un Approval in Principle (AiP).