Salvo un accordo all’ultimo momento, le tre associazioni dei gestori dei distributori di carburanti Faib, Fegica e Figisc-Anisa hanno confermato il fermo nazionale di tutti gli impianti (compresi quelli self-service) dalle 19.00 di martedì 24 gennaio alle 19.00 di giovedì 26 gennaio 2023 sulla rete stradale, orari che cambiano dalle 22.00 alle 22.00 sulla rete autostradale.
La conferma del fermo è arrivata dopo che la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha dichiarato che sui provvedimenti presi (compreso l’obbligo di esporre il prezzo medio settimanale dei carburanti) non intende retrocedere, precisando che non sono stati presi per colpire la categoria. In una nota congiunta, le tre sigle dichiarano che "il Governo, invece di aprire al confronto sui veri problemi del settore, continua a parlare di 'trasparenza' e 'zone d'ombra' solo per nascondere le proprie responsabilità e inquinare il dibattito, lasciando intendere colpe di speculazioni dei benzinai che semplicemente non esistono". Esse vogliono quindi “ristabilire la verità dei fatti per aprire un confronto di merito”.
La Faib replica che le associazioni avevano già evidenziato al ministro delle Imprese la disponibilità a una maggiore trasparenza su una rete che “già oggi è gravata da adempimenti fiscali ed amministrativi – circa una decina, dalla comunicazione prezzi alla trasmissione telematica dei corrispettivi, dalla bollatura degli erogatori all’esposizione dei prezzi sulle carreggiate sugli impianti fino all’esposizione dei differenziali, alla fattura elettronica”. Le sigle propongono invece del cartello previsto dal Decreto un sistema digitale, con l’esposizione di un codice QR o con un’applicazione o ancora con dispositivi elettronici a distanza. Ma questo Governo ha già mostrato di essere allergico a forme di digitalizzazione, da quelle sull’identità a quelle sui pagamenti.