Il tempo appare al centro dei vantaggi offerti dalla tecnologia agli autisti dei veicoli che svolgono le consegne nell’ultimo chilometro. È quanto emerge da una ricerca commissionata da Webfleet a Kaos Marketing per verificare quanto le soluzioni tecnologiche soddisfano le esigenze di questi operatori. Lo studio si basa su circa duecento autisti (110 dipendenti e 90 autonomi) che lavorano a Milano. Webfleet rileva che “le risposte ottenute fanno emergere un quadro generale che, oltre al risparmio del tempo quale maggiore priorità rileva altri aspetti meritevoli di attenzione”, superando anche il risparmio di carburante.
Alla domanda se i dispositivi che stanno usando siano adeguati allo svolgimento delle loro attività quotidiane, la metà degli intervistati ha dichiarato che non lo sono, percentuale che scende al 32% nel caso di autisti autonomi. Ma quali sono le principali caratteristiche chieste alla tecnologia di bordo? Per il 40% degli autisti dipendenti è la semplicità d’uso e per il 26% è l’efficienza, mentre per quelli autonomi la principale caratteristica è la robustezza (30%), seguita dalla semplicità d’uso (27%).
Una domanda riguarda la disponibilità di usare veicoli a trazione elettrica. “Gli intervistati hanno restituito dei risultati sostanzialmente rispecchianti le generali reticenze di un mercato – quello italiano – che non a caso rappresenta il fanalino di coda dell’elettrificazione del parco veicoli in Europa, con un attuale 0,3% complessivo di mezzi (tra full-electric e ibridi) in circolazione”, scrivono i ricercatori.
Il 52% degli autisti dipendenti ritiene che il principale vantaggio dei furgoni elettrici è l’accesso alla zone a traffico limitato, mentre tra gli autonomi è il risparmio di carburante (48%). Entrambe le categorie concordano sui dubbi relativi all’autonomia, i tempi di ricarica e la disponibilità di colonnine elettriche sul territorio.
“Questo studio ha fatto emergere un quadro interessante e fornito diversi spunti di riflessione”, commenta Marco Federzoni, Sales Director Italia di Bridgestone Mobility Solutions. “C’è molto da fare per un settore, come quello dell’ultimo miglio, caratterizzato da molte evoluzioni e oggetto di non poche insoddisfazioni da parte degli autisti. Webfleet è in grado di contribuire al superamento di questa fase complessa, recitando un ruolo da protagonista. La nostra tecnologia è pervasiva e a supporto dei driver e delle aziende di trasporto per risparmiare tempo e incrementare la sicurezza diventando un grandissimo volano per la produttività”.