A marzo 2024 la Motorizzazione ha immatricolato 2.610 veicoli industriali con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, lo 0,9% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Lo comunica l’Unrae che, analizzando i segmenti di peso con cui divide questo mercato, sottolinea che i veicoli con massa tra 6,01 a 15,99 tonnellate tonnellate hanno subito una contrazione dell’8,6%, mentre quelli con massa uguale o superiore a 16 tonnellate, che rappresentano l’87,4% del mercato, sono calati dell’1,2%, toccando le 2.280 unità. Sono invece cresciuti del 65,7% i veicoli con massa fino a 6 tonnellate, ma in questo caso di parla di sole settanta unità immatricolate.
Secondo Paolo Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae “i numeri di marzo confermano le previsioni iniziali dell’anno e riflettono le difficoltà del settore dell’autotrasporto. La diminuzione nelle immatricolazioni dei mezzi pesanti potrebbe avere conseguenze serie se non si interviene rapidamente a sostegno del mercato". Egli sottolinea anche la percezione che le esigenze dell'autotrasporto non siano considerate una priorità dall'attuale Governo, invocando interventi urgenti per stimolare il mercato e facilitare il rinnovo del parco circolante.
Per Starace, l'assenza di misure di sostegno mette le nostre imprese in una posizione svantaggiata rispetto ai concorrenti internazionali, che godono di incentivi significativi. Tra questi ci sono esenzioni dalle tariffe autostradali per i veicoli di nuova generazione a bassissime o zero emissioni. Di fronte a questa situazione, Starace richiama l'attenzione sulla necessità di interventi per rinnovare il parco veicoli in Italia, in linea con gli obiettivi ambientali dell'Unione Europea.