Il governo spagnolo e il primo ministro Pedro Sanchez, segretario del Partito Socialista Operaio, stanno finalizzando il disegno di legge che porterà alla riforma pensionistica nello stato iberico. A partire dal 2027 si prevede un aumento dell’età pensionabile da 65 a 67 anni, ma saranno anche introdotti i cosiddetti coefficienti di riduzione, che consentiranno di anticipare la pensione per alcune categorie di lavori considerati pericolosi. Tra questi figura la professione del conducente, che presto rientrerà ufficialmente tra i lavori a rischio e quindi maggiormente tutelati.
Il primo ministro, rispondendo ad una interrogazione parlamentare, ha infatti confermato che gli autisti riceveranno diritti al pensionamento anticipato sulla base del numero di anni di lavoro, così come avviene già da tempo per i macchinisti ferroviari che possono andare in pensione all'età di 50 anni, a condizione che abbiano trascorso almeno due decenni nella professione.
Il coefficiente di riduzione prende il considerazione il pericolo della professione, il tasso di incidenti sul lavoro e il tasso di mortalità e il Parlamento ha dichiarato espressamente di voler ridurre l'età pensionabile degli autisti professionisti. Inés Granollers , la portavoce di Esquerra Republicana, partito che fa parte della coalizione di Governo, ha inoltre chiarito che la stessa Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), considera quella di conducente tra le professioni considerate a rischio.
Un pericolo accresciuto dall'età media dei professionisti in Spagna, 50 anni, ovvero tre in più rispetto alla media europea, e che in molti casi supera i 55 anni. "Non è sicuro per gli autisti, per i passeggeri, per le merci e nemmeno per tutti gli altri utenti delle strade pubbliche che qualcuno di età superiore ai 60 anni sia al volante di un veicolo per più di otto ore al giorno. Un camionista di età superiore ai 55 anni ha tre volte più probabilità di subire un incidente sul lavoro rispetto a una persona media impiegata in un altro settore", ha chiosato Granollers durante una seduta del Parlamento.
Il disegno di legge è stato anche approvato dalla Commissione Trasporti e Mobilità Urbana ed è stato accettato trasversalmente dal Parlamento Spagnolo. Gli unici voti contrari sono arrivati dal Partito Popolare e da Vox, gruppo di estrema destra. Alcune critiche riguardano i criteri di fissazione dei coefficienti di riduzione, considerati troppo arbitrari e facilmente manipolabili da un Governo o dall’altro.
Sulla questione è intervenuta Elma Saiz, ministra dell'Inclusione, della Previdenza Sociale e della Migrazione, Elma Saiz, nella sessione di Controllo Esecutivo del Congresso: “Siamo consapevoli della necessità di incorporare indicatori oggettivi per determinare il pensionamento anticipato dovuto all'attività professionale. Lo facciamo con un calendario che è sul tavolo del dialogo sociale per ottenere il maggior consenso possibile tra coloro che si applicheranno al rispetto delle norme dell'accordo”.
La ministra ha inoltre promesso una maggiore tutela anche per tutti i lavoratori del mare, includendo i marittimi e i lavoratori portuali. Ha infatti annunciato che porterà al prossimo Consiglio dei ministri, il 28 maggio, un regio decreto per migliorare la tutela, la promozione e il miglioramento della salute dei lavoratori del mare, dopo le denunce espresse da un deputato del Pnv, Partito Nazionalista Basco. Qualora venissero riconosciuti come professionisti a rischio, anche i lavoratori del mare potrebbero godere di un anticipo dell’età pensionabile.
Marco Martinelli