Dal primo ottobre 2025 i veicoli industriali equipaggiati con motore Euro V (e ovviamente di classe inferiore) non potranno superare la soglia delle 40 tonnellate di massa complessiva. Quindi solo i veicoli Euro VI potranno raggiungere le 44 tonnellate. Fino al 30 settembre 2025 è previsto un periodo transitorio per consentire agli autotrasportatori di adeguarsi alle nuove normative. Durante questa fase, potranno circolare camion con massa superiore a 40 tonnellate immatricolati dopo il 1° ottobre 2009 e conformi almeno alla normativa Euro V.
A partire dal 1° ottobre 2025, chiunque violi il divieto di circolazione con camion Euro V sopra le 40 tonnellate sarà soggetto a sanzioni, che per ora non sono state definite ma che comunque potrebbero essere salate e coinvolgere anche gli autisti. Per esempio, le attuali sanzioni per chi viola le restrizioni alla circolazione possono arrivare a 3.750 euro per le imprese e a 750 euro per l’autista, più decurtazione o addirittura sospensione della patente.
Le nuove disposizioni si applicano solo all’autotrasporto nazionale. La Francia aumentò la massa complessiva dei veicoli industriali a 44 tonnellate nel 2013, imponendo però l’adozione del quinto asse per gli autoarticolati che superano le 40 tonnellate (mentre inizialmente era previsto addirittura il sesto asse, mai entrato in vigore). Però i veicoli sopra le 40 tonnellate devono avere le sospensioni pneumatiche e almeno un motore Euro V.