La Commissione Europea ha annunciato il 29 novembre 2024 di avere approvato un aiuto di Stato tedesco di 1,9 miliardi di euro destinato a DB Cargo. L'approvazione, tuttavia, è vincolata all'attuazione di un piano di ristrutturazione volto a garantire la sostenibilità dell'azienda entro la fine del 2026. La Commissione Europea ha aperto un'indagine approfondita a gennaio 2022, in seguito a una denuncia da parte di un concorrente, per verificare la natura di quattro misure adottate dallo Stato tedesco a favore di DB Cargo.
Tali misure riguardavano: un accordo di trasferimento di perdite tra DB e DB Cargo attivo dal 2012, il presunto trattamento favorevole nei servizi infragruppo, condizioni di finanziamento di gruppo vantaggiose e la copertura parziale della retribuzione per i dipendenti pubblici ex Deutsche Bundesbahn assegnati alla DB Cargo. L'indagine ha concluso che l'accordo di trasferimento delle perdite tra DB e DB Cargo rappresentava un aiuto di Stato, ma che verrà interrotto dal 1 gennaio 2025.
Le altre tre misure, invece, non sono state considerate aiuti di Stato, poiché la Commissione ha ritenuto che si trattasse di operazioni di routine, non influenzate dallo Stato. La copertura parziale della retribuzione dei funzionari è stata giudicata in linea con le condizioni di mercato. Il sostegno finanziario a DB Cargo è stato valutato in base alle linee guida sugli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione.
La Commissione ha concluso che l'aiuto è compatibile con il mercato interno, a condizione che il piano di ristrutturazione venga attuato con successo. Tale piano prevede una serie di misure volte a snellire le attività della società e a ridurre i costi, con l'obiettivo di garantire la sua sostenibilità a lungo termine entro la fine del 2026. Le dismissioni di attività e assetti da parte di DB Cargo, promesse dalla Germania, serviranno a mitigare le distorsioni della concorrenza causate dall'aiuto di Stato.
La Commissione ha inoltre sottolineato che il trasporto merci su rotaia è indispensabile come alternativa a minori emissioni rispetto al trasporto su strada, contribuendo alla creazione di circuiti logistici sostenibili. Questo elemento è stato considerato un ulteriore fattore a favore dell'approvazione degli aiuti di Stato.