Le statistiche sulla movimentazione della merce negli aeroporti italiani sono ferme a febbraio 2021, ma il 30 marzo l’amministratore delegato di Sea, Armando Brunini, ha anticipato che nel primo trimestre la cargocity di Malpensa ha aumentato i volumi del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, precisando che lo scalo milanese ha anche aumentato del 20% la quota di mercato nel cargo aereo nazionale, passando dal 50% al 70%. Lo ha dichiarato durante la presentazione online del nuovo volo Ups che collega Napoli con Malpensa, proseguendo per lo hub di Colonia.
Le rilevazioni di Assaeroporti mostrano che già nel primo bimestre di quest’anno Malpensa mostrava una forte crescita: con 102.597 tonnellate movimentate, segna un aumento rispetto al 2020 del 34,2%. Viceversa, Roma Fiumicino, che tradizionalmente è il secondo scalo merci italiano, crolla del 28,1%, toccando 12.397 tonnellate. Un elemento della forte crescita di Malpensa è l’apertura dello hub di Dhl, che ha assorbito buona parte del traffico che prima gravitata a Bergamo Orio al Serio. Lo dimostra la caduta del 73,6% dello scalo bergamasco, che nel primo bimestre ha movimentato solo 4742 tonnellate. Bergamo è superato da Bologna, che nel bimestre ha movimentato 7249 tonnellate (+1,4%). Ma l’aeroporto emiliano resta al quarto posto dietro Venezia Tessera con 5808 tonnellate, comunque in calo rispetto all’anno precedente del 35%.