È bastata una firma sul documento che registra l'attività dell'autista per mandare sotto processo la titolare di un'impresa di autotrasporto della provincia di Torino. Lo riferisce il giornale Targatocn, scrivendo che la vicenda è iniziata nel dicembre del 2015 con un consueto controllo su strada della Polstrada. La pattuglia fermò sulla Provinciale 662, all'altezza di Savigliano, un autoarticolato dell'azienda torinese, rilevando dalla carta del cronotachigrafo dell'autista che aveva superato le ore di guida consentite. Una questione che si poteva risolvere con una normale sanzione, ma che si complicò quando gli agenti controllarono la documentazione in cabina, da cui risultava che l'autista avrebbe dovuto svolgere mansioni a terra nelle ore in cui dalla sua scheda risultava essere al volante. Quindi, gli agenti denunciarono autista e responsabile della società (che aveva firmato il documento) per falso.
L'autista ha già superato la fase processuale avendo chiesto e ottenuto il patteggiamento, mentre ora sta avvenendo il processo alla titolare dell'azienda. La vicenda processuale si è complicata perché la sorella dell'imputata ha dichiarato di avere compilato lei il modulo dell'autista, essendo subentrata nella funzione di amministratore nel 2014 e di socia nel 2015, mentre la stessa imputata non seguiva più l'azienda. Per dirimere la questione, il giudice ha disposto una perizia calligrafica sulla firma.
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