Anche quest'anno, il Governo aveva previsto l'inserimento di alcuni provvedimenti in un maxi-emendamento alla Legge di Bilancio che avrebbe dovuto essere presentato al termine dell'iter parlamentare, in modo che fosse approvato senza ulteriori modifiche. Un meccanismo rodato negli anni scorsi e che consente al Governo di far passare norme senza un dibattito parlamentare.
Quest'anno, erano previste nel maxi-emendamento due importanti provvedimenti che riguardano l'autotrasporto, ossia lo spostamento di dieci milioni di euro dal rimborso del contributo al Servizio Sanitario Nazionale pagato con la Rca (per cui sono stanziati 20 milioni) alla deduzione forfettaria delle spese non documentate e la possibilità di beneficiare del pensionamento anticipato (Ape) anche da parte dei titolari d'impresa che guidano i loro camion.
In poche ore, però, la situazione è cambiata completamente: la vittoria del No al referendum costituzionale ha causato le dimissioni di Renzi proprio mentre la Legge di Bilancio era in discussione in Senato, dopo l'approvazione della Camera. Quindi, la Legge è stata rapidamente approvata con fiducia nel pomeriggio del 7 dicembre, senza la possibilità d'inserire emendamenti, escludendo anche questi due provvedimenti per l'autotrasporto.
Che cosa accadrà? Nessuno ora è in grado di dirlo, perché lo scenario politico è ancora in pieno movimento. Una prospettiva potrebbe essere inserire i provvedimenti del maxi-emendamento in un altro "classico" di dicembre, ossia il maxi-emendamento. Ma nessuno può dire se questo decreto sarà varato. Per ora le associazioni dell'autotrasporto non commentano e seguono l'evoluzione.
Le dimissioni del Governo lasciano in sospeso un'altra importante questione, ossia le de-contribuzione per gli autisti che svolgono trasporti internazionali, col fine di contrastare il dumping sociale dei vettori stranieri. Durante un incontro informale con le associazioni, il ministero dei Trasporti ha dichiarato che il provvedimento legislativo che la prevede col regime de minimis è stato presentato alla Camera e dovrebbe quini essere slegato dalle sorti dell'Esecutivo. Il ministero ha anche assicurato che lo stanziamento di 65 milioni per il 2017 e 2018 è al sicuro.
Le associazioni dell'autotrasporto tengono d'occhio anche due decreti importanti: il decreto attuativo del contributo al trasporto combinato strada-rotaia (ferrobonus), approvato nei giorni scorsi dall'Unione Europea e il decreto attuativo sulla formazione al cronotachigrafo. Di quest'ultimo circolava nelle scorse settimane una bozza, che però sarebbe stata modificata accogliendo alcune richieste delle associazioni dell'autotrasporto. Secondo indiscrezioni, potrebbe giungere sotto forma di decreto dirigenziale invece che ministeriale, assicurando così un iter più veloce e slegato dalla sorte del ministro dei Trasporti.
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