Uno degli accordi riguarda la Regione Friuli Venezia Giulia e il porto di Trieste e comprende tre dichiarazioni d'intenti che potranno trasformarsi in accordi commerciali. Uno di questi prevede lo scalo a Trieste delle portacontainer di Iranian Shipping Line, il cui presidente e amministratore delegato faceva parte della delegazione iraniana. L'Iran è interessato anche a intervenire nelle infrastrutture e nella zona franca di Trieste.
"Siamo la prima Regione che sottoscrive accordi con l'Iran" ha sottolineato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. "Siamo l'unico porto che ha già in tasca un accordo di gemellaggio con uno scalo iraniano, parallelamente a un Memorandum con Iran Shipping Lines, interessata a collocarsi in Europa e che guarda con interesse a Trieste".
La compagnia iraniana raggiungerà Trieste con navi feeder o grandi portacontainer e userà lo scalo giuliano come hub per l'entroterra europeo. Un'intesa riguarda l'incremento degli scambi marittimi e commerciali tra Trieste e Bandar Abbas. Inoltre, l'intesa stabilisce uno scambio di conoscenze per migliorare l'attività dei porti iraniani.
Un altro beneficiario degli accordi di ieri è Ferrovie dello Stato, che ha recentemente riattivato i contatti con la ferrovia iraniana Rai. L'intesa prevede che la società d'ingegneria Italferr collabori al progetto della nuova linea ad alta velocità Tehran-Qom-Isfahan e l'elettrificazione della Tehran-Mashhad. "Il Memorandum of Understanding, siglato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano Graziano Delrio e dal suo omologo iraniano Abbas Akhoundi, crea le condizioni affinché il sistema ferroviario del nostro Paese, con una forte leadership di Ferrovie dello Stato Italiane, svolga il ruolo di principale partner per lo sviluppo della rete ferroviaria iraniana", scrive FS in una nota.
Anche il Gruppo Gavio è interessato agli accordi del 25 gennaio tramite l'Itinera, che ha firmato intese con alcune imprese di costruzioni iraniane per sviluppare nuove grandi opere infrastrutturali nei trasporti per un valore fino a quattro miliardi di euro. L'Isotta Fraschini, controllata da Fincantieri, ha siglato un accordo con Wagon Pars per fornire 40 locomotori e con Arka Tajarat Qeshm per fornire 600 motori marini. Finmeccanica ha firmato un ordine con Meraj Airlines per produrre 20 aerei ATR.
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