Dall'ultima trimestrale del Gruppo tedesco, emerge che da gennaio a settembre i terminal portuali hanno movimentato complessivamente 11,18 milioni di teu, confermando la tendenza del 2015, quando avevano movimentato 11,1 milioni nello stesso periodo. Quest'anno, però, a crescere sono soprattutto i numeri del mercato italiano (+3,7%) mentre i porti tedeschi (soprattutto grazie al +26,4% di Wilhelmshaven) fanno segnare un più modesto +2,6%. Calano invece Tangeri (-15,5%) e Lisbona (-36%). Il mix dettato dal lieve aumento dei volumi e della razionalizzazione dei costi, secondo quanto comunicato da Eurokai, avrebbe migliorato le prestazioni finanziarie del gruppo.
Per quanto riguarda le attività italiane di Contship (3,7 milioni di teu complessivamente movimentati), i migliori risultati sono quelli registrati dal Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro, che ha recuperato rispetto al 2015 un +8,4% di volumi, arrivando al 30 settembre scorso a 2.071.170 teu trasbordati. Bene ha fatto anche il Salerno Container Terminal (+13,2%) arrivato a 205.399 teu, mentre hanno il segno meno i terminal di La Spezia (850.192 teu, -4,7%), Cagliari (486.456 teu, -1,4%) e Ravenna (-1,9%, 152.612 teu).
"È particolarmente gratificante – si legge nella trimestrale di Eurokai – vedere il costante recupero del Medcenter Container Terminal di Gioia Tauro che, dopo la ristrutturazione completata a fine 2015, con movimentazioni in aumento e tariffe di imbarco/sbarco che ora sono nuovamente adeguate, sta facendo registrare risultati nuovamente soddisfacenti".
La trimestrale del gruppo terminalistico della famiglia Eckelmann nella sua parte finale affronta anche il delicato tema del crac Hanjin ammettendo che la vicenda comporterà l'obbligo di registrare a bilancio rilevanti svalutazioni dei crediti che fino a fine agosto avevano sia Contship Italia, sia Eurogate. Le società si aspettano di bilanciare questi crediti inesigibili grazie ai servizi prestati a navi del vettore coreano ma che sono stati fatturati direttamente al ricevitore della merce.
A proposito dello scalo di Gioia Tauro, è stato raggiunto l'accordo tra le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl e la Medcenter Terminal Container che prevede il collocamento in un'Agenzia del Lavoro di 400 portuali in esubero. L'intesa non è stata accettata dal Sul e dal Coordinamento dei Portuali, secondo i quali il numero degli addetti da collocare nella struttura è sproporzionato rispetto alla media dei movimenti dei container nel porto di Gioia Tauro.
L'accordo raggiunto sblocca il varo dell'Agenzia che sarà gestita dall'Autorità Portuale e per la quale il Governo si è impegnato a stanziare 15 milioni di euro per i prossimi tre anni. Si tratta di creare una sorta di contenitore che dovrà gestire i portuali in esubero fino al loro reinserimento, dopo un periodo di riqualificazione professionale, nelle attività di differenziazione portuale già previste e pronte a essere inserite in un nuovo accordo di programma quadro che chiama in causa la realizzazione del gateway ferroviario, il varo della cantieristica navale con la realizzazione di un bacino di carenaggio e altre attività in via di programmazione.
Nicola Capuzzo
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