Dopo l'approvazione degli emendamenti del Governo alla Legge di Stabilità da parte della Commissione Bilancio della Camera, cominciano ad apparire i primi commenti dei rappresentanti dell'autotrasporto. Sul sito web di Confcommercio, di cui è vice-presidente, Paolo Uggè (presidente anche di Fai Conftrasporto e Unatras) esprime approvazione per tutta la parte (articolo 19 dell'emendamento) che riguarda il trasporto su strada, compresa quella che abolisce i costi minimi.
"Le nuove normative approvate dalla Commissione Bilancio della Camera evitano innanzitutto l'apertura di procedimenti di infrazione da parte della Commissione Europea della concorrenza e vanno approvate senza modifiche", esordisce Uggè. Il presidente di Fai Conftrasporto ammette che la proposta di Lupi rappresenta "una mediazione che non può accontentare tutte le parti", ma che nello stesso tempo "tiene conto dei diversi interessi, innovano un sistema e per questo, a giudizio di Confcommercio, devono essere portate avanti e approvate nell'interesse del Paese".
Secondo Uggè, i provvedimenti inseriti nel decreto Stabilità "Da un lato semplificano e dall'altro definiscono, nell'interesse dei cittadini, nuove regole, compatibili con i principi europei che privilegiano le imprese che operano nella legalità, rispetto a chi non garantisce qualità, sicurezza e professionalità".
La dichiarazione di Uggè potrebbe sorprendere chi fino a pochi giorni fa ha letto le dichiarazioni della sua associazione (Fai Conftrasporto) e di Unatras a difesa dei costi minimi, anche dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea. La stessa Unatras, nella riunione dell'11 novembre scorso ha considerato "irricevibili" le proposte di Lupi (che sono state travasate nella Legge di Stabilità), proclamando lo stato di agitazione della categoria.
Nella nota diffusa da Unatras dopo quella riunione, si legge che "L'articolato normativo del ministro Lupi stravolge l'impianto della disciplina dei costi minimi (ex art. 83bis), quale elemento di salvaguardia del principio di sicurezza". Non solo. L'unione ha respinto anche gli altri provvedimenti perché "riguardano questioni che dovrebbero invece essere oggetto di un progetto di riforma complessivo del settore dell'autotrasporto merci, da approfondire con le associazioni".
Ora è interessante capire se il presidente di Unatras fornirà la stessa lettura del vice-presidente di Confcommercio e come si esprimeranno le altre associazioni aderenti a Conftrasporto, alcune delle quali (come per esempio la Fiap) hanno sempre condotto una decisa battaglia a favore dei costi minimi.
Nei giorni scorsi, TrasportoEuropa ha pubblicato l'analisi dei provvedimenti sull'autotrasporto inseriti nel Decreto Stabilità.
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