Le ricerche della Guardia Costiera sono proseguite per l'intera giornata di lunedì e continuano anche oggi, perché i quattro marittimi potrebbero essere alla deriva su una zattera gonfiabile. Motovedette ed elicotteri stanno percorrendo il tratto di mare da Ravenna a Pesaro. Il bilancio dell'incidente, avvenuto la mattina di domenica 28 dicembre 2014, è di due morti (tra cui il comandante), cinque salvati e quattro dispersi, tutti imbarcati sul cargo turco, mentre i nove marittimi siriani della Lady Aziza sono a bordo della loro nave, che è posta sotto sequestro nel porto di Ravenna.
La Procura di Ravenna sta conducendo le indagini sulla collisione, per chiarirne le cause. Si pensa a una manovra errata, aggravata dalle pessime condizioni del mare e dalla nebbia che riduceva a pochi metri la visibilità. La Lady Aziza stava uscendo dal porto canale e ha urtato, a circa tre miglia dalla costa, la poppa della Gokbel, che è affondata in pochi minuti in un fondale relativamente basso (quindici metri).
Il cargo turco è affondato di poppa, che ha toccato il fondo, lasciando la prua fuori dall'acqua. Ciò ha permesso a un marittimi di aggrapparsi per attendere i soccorsi. L'ispezione alla Lady Aziza mostra che il suo radar è in regola, mentre bisogna aspettare il recupero del relitto della Gokbel per svolgere un'ispezione tecnica.
Il pubblico ministero ha spiegato all'Ansa che "La manovra che desta più perplessità è quella della nave turca che, rispetto alle regole marittime, ha avuto un comportamento ancora da decifrare, per certi versi anomalo". Nelle prossime ore, la magistratura potrebbe mettere sotto inchiesta i comandanti e gli ufficiali delle due navi, come atto dovuto.
Per ora, non si registra alcun allarme ambientale. Il cargo turco trasportava fertilizzanti non pericolosi, che sono ancora nella stiva, mentre la Lady Aziza era scarica, perché aveva sbarcato un carico a Porto Nogaro. Il rischio è una perdita di carburante dai serbatoi della Gokbel, che per ora non è avvenuta. Il ministero dei Trasporti ha già chiesto all'armatore della nave di avviare le procedure di aspirazione del gasolio.
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