Come TrasportoEuropa ha già comunicato, il 1° gennaio 2015 è entrata in vigore sull'intero territorio tedesco la nuova legge sul salario minimo, cui dovranno adeguarsi alle le imprese straniere che operano in Germania. Alcuni lettori ci hanno chiesto chiarimenti sulla sua applicazione e, a nostra volta, abbiamo interpellato la Dogana tedesca, responsabile per l'applicazione delle norme per i camion stranieri.
Nella sua risposta, la Dogana conferma che la procedura prevista per le imprese straniere che operano in Germania vale anche per quelle della logistica o proprietarie dei camion che entrano nel Paese per qualsiasi motivo: carico o scarico delle merci, ma anche il semplice transito. Però, restano esenti i lavoratori autonomi, quindi anche i proprietari del camion che guidano personalmente il veicolo. In questo caso, consigliamo di portare documentazione che attesti tale situazione, possibilmente in inglese o tedesco, per affrontare con tranquillità eventuali controlli su strada.
Quali sono gli obblighi che invece devono assolvere le imprese che mandano in Germania propri dipendenti? Il primo passo da compiere, prima ancora d'iniziare ogni viaggio, è inviare tramite fax una dichiarazione (da compilare su uno specifico modulo scritto in lingua tedesca) alla Bundesfinanzdirektion West di Colonia. La Dogana tedesca pubblica questo modulo sul suo sito online (riportiamo il link in fondo all'articolo), ma insieme alla risposta alle nostre domande ci ha anche inviato lo stesso modulo dove nelle parti da compilare ha segnato (in inglese) il tipo d'informazione da fornire (scaricalo qua).
In sintesi, la dichiarazione da inviare via fax contiene i dati dell'azienda titolare del veicolo, la data d'inizio del trasporto e la sua durata, un indirizzo dove le Autorità tedesche possono trovare la documentazione sul pagamento degli autisti e una dichiarazione che prova il pagamento del salario minimo. La dichiarazione sul pagamento dell'autista viene presentata solo una volta, in fase di registrazione.
Se i controlli su strada (per cui sono già formati duemila ispettori) verificano che tale modulo non è stato inviato, l'autotrasportatore può subire una sanzione fino a 30mila euro. La sanzione può arrivare a 500mila euro se un controllo dimostra che l'azienda non applica il salario minimo tedesco (che è di 8,50 euro l'ora, più alcune norme su straordinari e festività, che vengono spiegate sul sito web della Dogana tedesca).
Se l'autotrasportatore svolge più di un trasporto o utilizza più camion in Germania, può inviare un solo modello, che però deve comprendere le attività che saranno svolte al massimo nei sei mesi successivi all'invio. Poi, deve spedire un altro modello. Se ci sono dei cambiamenti nelle attività di trasporto, rispetto a quanto scritto nella dichiarazione, non è obbligatorio notificarle alla Dogana. Per ogni trasporto, bisogna indicare il nome dell'autista, la sua data di nascita, data d'inizio e fine del viaggio.
Ma questo è solo l'inizio. Infatti, entro sette giorni dal termine del viaggio l'autista deve registrare l'inizio e la fine del tempo di lavoro sul territorio tedesco e le ore lavorate. Questa documentazione può essere conservata anche fuori dalla Germania, purché sia in lingua tedesca e purché l'azienda dichiari esplicitamente che è sempre a disposizione della Dogana. Anche la mancanza di tale documentazione comporta una sanzione fino a 30mila euro.
PAGINA WEB DOGANE TEDESCHE SU SALARIO MINIMO (INGLESE)
MODULO DICHIARAZIONE SUI VIAGGI IN GERMANIA PER L'AUTOTRASPORTO (TEDESCO)
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