Le ultime riunione del Tavolo della legalità nella logistica sono avvenute lo scorso settembre, una situazione che non piace a Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Che scrivono al ministro del Lavoro chiedendo la ripresa degli incontri perché "la situazione del settore della logistica continua ad essere compromessa da un sistema di appalti non rispettose delle norme di legge e contrattuali, di illegalità diffusa con la connivenza tra committenza ed appaltatore". La Filt ricorda anche che le associazioni della cooperazione e Legacoop non hanno ancora firmato il contratto nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione, precisando che ha avviato una campagna di raccolta firme per una legge d'iniziativa popolare sugli appalti. "Il ministero del Lavoro deve assumere un puntuale intervento finalizzato a determinare regole certe e trasparenti in tutta la filiera", conclude il sindacato.
La richiesta di riaprire il Tavolo della logistica è sostenuta anche da Confetra. Il presidente Nereo Marcucci dichiara che "Quel Tavolo purtroppo è inattivo dallo scorso mese di settembre e non ha quindi potuto realizzare le finalità per cui è stato costituito. La ripresa consentirebbe infatti a tutte le componenti interessate, dalle istituzioni alle organizzazioni imprenditoriali e ai sindacati, di mettere a punto le misure necessarie per prevenire il disagio sociale e reprimere gli eventuali atti di violenza sempre e comunque estranei ad una corretta dialettica sindacale".
Intanto, anche nel primo mese di gennaio le vertenze proseguono in diverse piattaforme logistiche, organizzare soprattutto dai Cobas, che spesso agiscono in aperto contrasto con i sindacati confederali. Alla TNT di Teverola e Casoria, in Campania, i lavoratori hanno bloccato i cancelli dal 9 al 13 gennaio contro la chiusura degli impianti annunciata dall'azienda olandese dal 1° febbraio. Il SI Cobas annuncia che al termine della trattativa c'è stato un accordo che mantiene l'occupazione e che sarà attivata una procedura di incentivi all'esodo volontario e di cassa integrazione a rotazione. Teverola non sarà più hub, ma continuerà a svolgere lo smistamento in Campania e Basilicata.
A Bologna, il 26 gennaio è iniziato il blocco dei camion alla piattaforma dell'Interporto di Logista, che lo scorso novembre aveva avviato la procedura di licenziamento di sessanta persone, poi ritirata dopo uno sciopero organizzato sempre da Si Cobas. La nuova protesta nasce dalla decisione dell'azienda di cambiare l'appalto per il facchinaggio che, secondo il sindacato autonomo "porterebbe ad almeno una quarantina di esuberi immediati e al dover stipulare un nuovo contratto". Sempre il sindacato afferma che l'appalto dovrebbe passare dalla coop Alma ad una nuova coop, denominata Bsb.
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