L'articolo del quotidiano economico statunitense cita fonti anonime, ma considerate esperte del settore, che avrebbero rivelato che l'ordine riguarderebbe dieci navi ULCV che possono trasportare "circa ventimila container". Traducendo l'espressione in termini più tecnici, significa che le nuove portacontainer dovrebbero avere una capacità di 20mila teu, che ormai è considerata la nuova soglia superiore in questo settore. Il WSJ cita anche l'importo complessivo dell'ordine, che sarebbe di un miliardo e mezzo di dollari. Finora, la compagnia danese non ha rilasciato dichiarazioni su questa indiscrezione.
In un'intervista rilasciata lo scorso novembre allo stesso Wall Street Journal, il Ceo di Maersk Line, Soren Skou annunciò che la compagnia avrebbe firmato ordini per nuove navi entro il primo semestre di quest'anno, senza però specificare numero e stazza, ma precisando che saranno della classe Tripla E, ossia quella che comprende la navi di maggiori dimensioni. Finora, le portacontainer di questa categoria usate da Maersk Line hanno una stiva di 18mila teu, ma aggiungerne duemila non rappresenta un problema tecnico. Lo scopo del gigantismo, ha detto Skou, è ridurre il costo di trasporto di ogni singolo container dall'Asia all'Europa.
L'ultimo ordine di Maersk Line risale al 2011 e consisteva in venti portacontainer Tripla-E, usate sulla rotta tra Asia ed Europa e ora impiegate nell'alleanza 2M, attuata con Mediterranean Shipping Company e attiva proprio da quest'anno.
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