Dopo l'incontro di ieri con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il sindaco di Taranto, Ipazio Stefàno, ha comunicato che il Governo intende attivare un prestito ponte di 260 milioni, che serviranno anche per pagare i creditori dell'Ilva. Inoltre, "l'autotrasporto è considerato un servizio importante e sarà pagato entro breve tempo, forse entro il 5 marzo". Ciò potrebbe avvenire attraverso un emendamento alla conversione il Legge del Decreto Ilva che assegnerà agli autotrasportatori lo stato di "fornitori strategici" e potranno così ottenere anche la pre-deducibilità dei crediti.
Ma la risposta del Governo non soddisfa pienamente le associazioni dell'autotrasporto: "Prevedere la pre-deducibilità dei crediti per le imprese di autotrasporto che lavorano per l'Ilva e che dall'aprile 2014 non vengono pagate è un primo passo, che non possiamo non commentare positivamente, ma non può certamente bastare", commenta Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto, sul sito web dell'associazione. "Chiediamo segnali più forti e concreti, che riguardino la sospensione dei versamenti fiscali e previdenziali e la messa a disposizione di risorse".
Uggè ricorda anche che l'Ilva non paga gli autotrasportatori da otto mesi e vende i prodotti franco fabbrica. "In questo modo, l'azienda riceve regolarmente il pagamento del trasporto, dimenticandosi però di trasferirlo ai vettori". Per affrontare la questione, il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha convocato le associazioni dell'autotrasporto per il pomeriggio di mercoledì 18 febbraio 2015.
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!