Lo sviluppo dei trasporti e della logistica dell'Africa passerà dal Kenya, o almeno questa è l'intenzione dei suoi governanti, che hanno avviato imponenti progetti per i porti, ma anche per le infrastrutture terrestri. Sulla costa, è in costruzione il secondo terminal container del porto di Mombasa, che dovrebbe diventare operativo, almeno nella sua prima fase, nel marzo del 2016 con una capacità di 450mila teu, per poi espandersi fino a 1,2 milioni di teu entro il 2019. Si sta svolgendo la gara per la sua concessione, che ha attirato diciannove società da tutti il mondo, tra cui i colossi Eurogate, PSA, Hutchison Ports Investments, DP World, Cosco Pacific, China Merchants Holding, APM Terminals e CMA CGM.
Ancora più grande è il progetto del nuovo porto di Lamu, anche perché rientra nel corridoio Lamu-Port South Sudan-Ethiopia Transport (LAPSSET) che connetterà cinque Stati africani. Il programma di sviluppo di questo corridoio comprende la costruzione di porti, ferrovie, strade e pipeline, per un investimento complessivo di 25,5 miliardi di dollari. I cantieri del nuovo porto inizieranno il prossimo marzo e termineranno nel 2030. L'appalto da 449 milioni di dollari è stato vinto dal colosso cinese China Communications Construction.
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