"Il nostro bilancio come Associazione è positivo, ma non altrettanto si può dire della situazione del trasporto ferroviario merci in Italia, che rimane il fanalino di coda in Europa". Con queste parole il presidente di FerCargo, Giacomo Di Patrizi, descrive lo scenario attuale del trasporto merci su ferro nel nostro Paese. Nei giorni scorsi a Roma si è riunita l'assemblea dell'Associazione, che rappresenta gli interessi delle imprese ferroviarie operanti nel settore del trasporto merci indipendenti dal Gruppo FS: Captrain Italia, Compagnia Ferroviaria Italiana, Crossrail, Ferrovie Adriatico Sangritana, Ferrotramviaria, GTS Rail, Interporto Servizi Cargo, Hupac, Fuorimuro, InRail, Nordcargo, Oceano Gate, Rail Cargo Italia, Rail Traction Company e SBB Cargo Italia. L'ultima entrata a far parte dell'associazione è Rail One, che ha portato a 16 le aziende rappresentate.
Le imprese ferroviarie aderenti a FerCargo hanno prodotto nel 2014 oltre 14 milioni di treni-km (+4% rispetto al 2013), rappresentando ormai oltre il 30% dell'intera quota di mercato presente in Italia. "Nonostante l'interessante crescita delle imprese ferroviarie aderenti, la quota modale del traffico ferroviario merci in Italia continua a rappresentare una fra le più basse in Europa. La drastica riduzione e la perdita per l'intero comparto del 40% di traffico dal 2008 al 2012, pari a circa 35 milioni di treni/km ancora non è stata recuperata", ha precisato il presidente Di Patrizi, evidenziando che il trasporto ferroviario merci complessivamente prodotto in Italia (da tutti gli operatori pubblici e privati) è di circa 43 milioni di treni/km.
Il presidente di FerCargo, ha messo in guardia dal fatto che, "oltre il mancato servizio per l'industria italiana, che inizia a dare i primi segnali di ripresa, la drammatica situazione del cargo ferroviario continua a produrre enormi costi sociali considerando solo la congestione stradale, l'incidentalità e l'inquinamento". Perciò, FerCargo propone un piano di urgenza per il rilancio del comparto e ha richiesto un incontro con il nuovo ministro dei Trasporti per esporre le principali azioni proposte dagli operatori. La principali misure indicate dalle imprese ferroviarie riguardano interventi indirizzati a migliorare l'accesso all'infrastruttura ferroviaria e azioni utili a favorire l'incremento del traffico.
Nicola Capuzzo
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