Con questa operazione, la multinazionale olandese punta alla leadership di un settore in forte espansione e potrebbe essere il primo passo di un nuovo risiko nel comparto globale dell'energia. Infatti, questa fusione segnerà la nascita di un gruppo con una capitalizzazione doppia rispetto a Bp e superiore a quella di Chevron. Gli analisti scommettono su una nuova ondata di fusioni e acquisizioni, come accaduto a fine anni Novanta, quando il ribasso del prezzo del petrolio sotto ai 12 dollari al barile spinse Bp a mettere le mani su Amoco, Exxon a conquistare Mobil Corp, Chevron a prendersi Texaco e Total a inglobare Petrofina ed Elf Aquitane. Con l'operazione appena annunciata, Shell cerca di rifarsi e conta di aumentare del 28% la produzione di greggio e gas.
Questa operazione avrà un impatto significativo anche sulla logistica e in particolare trasporto marittimo di gas naturale liquefatto dal momento che BG vanta una flotta di 25 navi gasiere (fra unità di proprietà e a noleggio) mentre Shell opera altre 40 unità. L'unione delle rispettive flotte crea la più grande società armatoriale al mondo nella nicchia del trasporto marittimo di gas.
Secondo un rapporto appena pubblicato dalla società di brokeraggio navale Banchero Costa, nel 2014 il commercio mondiale di GNL (gas naturale liquefatto) ha registrato una crescita importante, attestandosi intorno ai 325 miliardi di metri cubi. Le previsioni per il 2015 e per il 2016 sono di ulteriore crescita dei volumi. A fronte di esportazioni in aumento dalla Papua Nuova Guinea, dall'Australia, da Abu Dhabi, dalla Nigeria e dall'Algeria, ci sono stati altri Paesi come Indonesia, Brunei ed Egitto che hanno visto calare la produzione.
Nei prossimi anni, cresceranno le forniture anche dall'Australia, dagli Stati Uniti, dal Canada, dalla Russia e dall'Africa orientale. Secondo le previsioni degli analisti il commercio globale è destinato a raddoppiare dal 2020, quando l'Australia diventerà il primo esportatore mondiale di gas naturale liquefatto.
Guardando alla flotta mondiale la ricerca di Banchero Costa rileva che trenta nuove navi gasiere sono state consegnate nel 2014 e altre 44 sono previste uscire dai cantieri quest'anno. La capacità di stiva disponibile sul mercato è crescita rispettivamente dell'8,8% nel 2014 e crescerà di un ulteriore 10,3% nel 2015. Il portafoglio ordini di navi in costruzione attualmente è composto da 159 unità, per una capacità di stiva totale pari a 25 milioni di metri cubi. "Il mercato del GNL rimane uno dei più promettenti nello shipping nel medio – lungo termine" concludono gli esperti di Banchero Costa.
Nicola Capuzzo
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