Da pochi giorni il porto di Tremestieri è stato riaperto, dopo che la Capitaneria di Porto ha autorizzato le navi bidirezionali operative nello Stretto a servirsi dell'approdo alternativo al porto di Messina. Questo terminal dedicato al transito dei mezzi pesanti presto sarà gestito da un nuovo concessionario. Nei giorni scorsi è emerso che l'unica offerta pervenuta finora all'Autorità Portuale di Messina per la gestione del terminal è arrivata dalla società Comet Srl. Questa azienda gestisce già il terminal passeggeri delle navi da crociera nel porto di Messina e il terminal passeggeri di Milazzo.
La conferma dell'offerta per lo scalo merci messinese arriva dal suo amministratore delegato Ivo Blandina, che ammette di aver presentato una proposta e aggiunge: "Si tratta di una concessione di sei anni e a regime prevediamo di investire circa 1,5 milioni di euro. Il nostro progetto di rilancio del porto di Tremestieri prevede di acquisire tutte le attrezzature del terminal e d'investire molto nell'automazione della gestione operativa, quindi degli accessi e dell'identificazione ai gate dei mezzi e dei sistemi di pagamento". Il canone concessorio previsto per lo sfruttamento dell'infrastruttura è di 2,932 milioni di euro all'anno.
Per quanto concerne la clausola di salvaguardia sui lavoratori del terminal, Blandina annuncia: "Nonostante abbiamo alcuni esuberi (dieci unità) su Molo Norimberga, dove approda la linea ro-pax di Caronte & Tourist, riassorbiremo tutti i 36 lavoratori del terminal di Tremestieri, perché si tratta di personale già formato e quindi di risorse importanti".
Ora, la palla passa all'Autorità Portuale di Messina, che deve ancora nominare i componenti della commissione giudicante sulla gara per l'affidamento dell'infrastruttura portuale. Anche per questo Blandina non canta ancora vittoria: "Potremo festeggiare solo quando saremo sicuri che non saranno pervenute altre offerte e che la nostra sarà giudicata regolare anche da un punto di vista formale". Nella concessione è compresa anche una parte dei lavori di dragaggio dello scalo portuale.
Da una decina di giorni al terminal di Tremestieri è arrivato il pontone San Luca Primo della società Scuttari, che si è aggiudicata la gara d'appalto proprio per rimuovere (a spese del Comune) i 20mila metri cubi di sabbia che impedivano l'accesso alle navi traghetto. Secondo quanto riferiscono le cronache locali siciliane, la giunta messinese ha dovuto però incassare la risposta negativa della Banca Dexia sulla richiesta di un nuovo mutuo quinquennale da 35 milioni di euro per intervenire sul porto di Tremestieri e ampliare l'approdo della zona sud. Quei fondi e quel progetto sarebbero indispensabili per i lavori di ampliamento dell'infrastruttura portuale che consente di convogliare il traffico merci attraverso lo Stretto di Messina direttamente fuori città, evitando continui interventi di dragaggio e pulizia del fondale.
Nicola Capuzzo
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