Il corpo di Valentinavicius venne trovato il 31 ottobre 2013 lungo la ferrovia a Tarvisio cinque mesi dopo che i familiari ne denunciarono la scomparsa. L'ultima volta che il camionista lituano venne visto vivo fu il primo giugno, distante dal luogo della scoperta del cadavere, ossia nell'area di sosta di Arnoldstein, in Austria. Dopo il ritrovamento del corpo, la Procura di Udine aprì un'inchiesta per omicidio e occultamento di cadavere.
I sospetti degli inquirenti caddero su alcuni camionisti lituani che vennero visti nella stessa area di parcheggio da cui scomparve Valentinavicius. La sosta dei veicoli fu piuttosto lunga, perché in quei giorni vigevano in Italia i divieti di circolazione per i mezzi pesanti e i camion dell'Est erano diretti proprio nel nostro Paese.
Contro i colleghi del camionista lituano emersero alcuni indizi, come l'aggancio dei loro telefoni cellulari alla rete telefonica italiana e movimenti dei camion emersi dalla lettura dei cronotachigrafi. Elementi che però non bastano, secondo i magistrati, a accusare singole persone e a provare il loro coinvolgimento nella morte di Valentinavicius. In mancanza di altre piste, la procura ha quindi deciso di archiviare il caso.
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