Una delle conseguenze dell'ingresso della compagnia franco-olandese in Alitalia, avvenuta durante la privatizzazione, è stato l'abbandono dei voli cargo da parte della compagnia italiana e la sostanziale delega del trasporto merci a Air France-KLM. L'ingresso di Etihad ha mutato radicalmente lo scenario, spingendo i franco-olandesi ai margini e rompendo i legami operativi e commerciali tra Alitalia e Air France-KLM. Ciò vale soprattutto per l'attività principale, il trasporto delle persone, ma può avere importanti ripercussioni anche sul cargo.
Infatti, uno degli accordi che scadrà nel 2017 e che non sarà rinnovato riguarda i servizi cargo belly di Alitalia Cargo, che ora sono gestiti da Air France-KLM. Spiegando i motivi del divorzio dai franco-olandesi, l'amministratore delegato di Alitalia, Silvano Cassano, spiega che: "Nei nostri piani puntiamo a fornire soluzioni cargo competitive per l'industria manifatturiera italiana, la seconda più grande in Europa, che ha sempre più bisogno di esportare merci in tutto il mondo". Cassano non precisa però come la compagnia intende procedere nel trasporto delle merci, anche se è certo che collaborerà intensamente con la capogruppo Etihad, che opera già su Malpensa.
Lo conferma il Ceo della compagnia araba, James Hogan, che ha dichiarato che la compagnia intende potenziare le attività cargo sullo scalo lombardo, aggiungendo che le attività merci di Alitalia sono un componente essenziale della strategia di sviluppo del Gruppo. L'obiettivo è fare di Malpensa il principale hub delle merci aeree dell'Europa meridionale.
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