La vittima dell'attentato di questa mattina in Francia è il titolare di un'impresa di autotrasporto di Chassieu, che svolge il trasporto di gas industriale per la multinazionale statunitense Air Products, nel cui sito d'Isère è avvenuto l'attentato. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, Yassine Salhi, un uomo di 35 anni residente a Lione e padre di tre figli, è entrato alle dieci di questa mattina al volante di un veicolo dell'impresa di autotrasporto per cui lavora e che ha il permesso di entrare nell'industria chimica.
Una volta dentro l'impianto, Salhi avrebbe deposto a terra la testa di un uomo, che in seguito è stato identificato per il suo titolare, e una bandiera dell'Isis. Poi ha lanciato il veicolo contro un deposito di bombole, causando un'esplosione, finchè un pompiere giunto sul posto lo ha immobilizzato A parte l'autotrasportatore morto, non si registrano altre vittime.
Yassine Salhi era stato segnalato per la prima volta nel 2006 come radicale salafita, poi nel 2013 per avere frequentato sospetti estremisti islamici, ma l'uomo non compare nel casellario giudiziario. Salhi era nato in Francia da padre algerino e madre di origine marocchina e viveva con moglie e tre figli a Saint-Priest, nella periferia di Lione. Ora è fermato dalla Polizia con l'accusa dell'omicidio e gli inquirenti stanno cercando altre due o tre persone che avrebbero preso parte all'attentato.
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