In un convegno appositamente organizzato il 18 aprile scorso al Transpotec di Verona, la presidente del Comitato Centrale dell'Albo degli Autotrasportatori, Teresa Di Matteo, aveva solennemente annunciato che dal 1° luglio 2015 sarebbe stato online il nuovo portale web dell'Albo, che dovrebbe anche consentire la consultazione sullo stato di regolarità delle imprese iscritte. Al 23 luglio, il sito dell'Albo è ancora abbandonato a se stesso, come mostra la foto, con in primo piano le informazioni su come riscuotere i rimborsi dei pedaggi autostradali del 2012 (aggiornamento di novembre 2014).
Però, pare che un passo in avanti sia comunque avvenuto. In questi giorni, infatti, il Comitato Centrale dell'Albo ha stilato una delibera sulla prima fase del processo di verifica. Mentre scriviamo questo articolo, il testo non è ancora reso pubblico, ma abbiamo informazioni sul suo contenuto. La prima è che per adesso l'autotrasporto resta sul Portale dell'Automobilista. Vista l'esperienza negativa del pagamento delle quote d'iscrizione, non è detto però che sia una buona notizia (ci sono imprese che ancora oggi non sono riuscite a pagare la quota).
Nel Portale dell'Automobilista, le imprese di autotrasporto iscritte all'Albo dovranno per prima cosa autenticarsi per ottenere l'accesso, che avverrà solo dopo avere ricevuto tramite posta elettronica certificata il Pin. Quindi, potranno verificare i parametri relativi alla propria regolarità ed eventualmente chiedere modifiche se non corrispondono alla realtà. Fino al 30 settembre 2015, l'accesso sarà riservato alle sole imprese iscritte e dal 1° ottobre dovrebbe essere reso pubblico il database sulla regolarità. Ma non sarà completo.
Nella prima fase di consultazione del database, infatti, dovrebbero essere disponibili solo le informazioni sull'iscrizione all'Albo, al Registro Elettronico delle Imprese e alla Camera di Commercio, al Durc e il pagamento dell'assicurazione Rca sui veicoli. Altre informazioni, come la posizione Inps e Inail non saranno ancora disponibili. Il sito riporterà solamente l'elenco delle aziende iscritte all'Albo che risultano regolari, mentre non citerà quelle irregolari.
È possibile anche che alcune imprese regolari non risultino tali, non per loro colpa ma per ritardi della Pubblica Amministrazione. Per esempio, alcune Motorizzazioni sono in ritardo nell'aggiornamento del Registro Elettronico Nazionale, mentre alcune Provincie non hanno mai istituito la sezione speciale delle cooperative e dei consorzi. E il nuovo portale dell'Albo? Pare ancora in alto mare. Si sta ancora discutendo come farlo, poi il ministero dei Trasporti dovrebbe istituire la gara per realizzarlo.
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