Le prime navi sono già passate dall'ampliamento del Canale di Suez nei giorni scorsi, per provare il buon funzionamento dell'opera. Ma il taglio del nastro avviene oggi, alla presenza del presidente egiziano Al Sisi, che ha avviato i lavori un anno fa. In questi dodici mesi 45 draghe hanno scavato quasi 250 milioni di metri cubi lungo 37 chilometri mentre altri 35 chilometri sono stati scavati nel deserto. La lunghezza complessiva del canale è di 193 chilometri.
I miglioramenti apportati da questi lavori, costati quasi 14 miliardi di euro, dovrebbe ridurre i tempi di percorrenza delle navi i entrambe le direzioni da 18 a 11 ore e i tempi di attesa da 8-11 ore a sole tre ore. La riduzione dei tempi di viaggio dovrebbe, secondo il Governo egiziano, attrarre nuove navi attraverso il canale e quindi aumentare le entrate della struttura. Finora transitano mediamente 45 navi al giorno, numero che potrebbe aumentare a 97 entro il 2030. Ciò porterebbe a un incremento delle entrate dagli attuali 5,3 miliardi di dollari l'anno a 13,226 miliardi, sempre nel 2023. Inoltre, lungo il nuovo canale sorgeranno impianti industriali, logistici e turistici, che svilupperanno l'economia egiziana.
Secondo una previsione di Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, l'ampliamento del Canale di Suez potrebbe portare nei porti italiani 170mila teu in più l'anno, grazie all'aumento del numero delle navi e alla riduzione dei costi per le compagnie marittime, causato dalla diminuzione del tempo di transito. Il centro studi riferisce anche che i vettori potranno risparmiare fino a 24mila euro per ogni nave in un anno. Inoltre, da Suez potranno passare portacontainer di qualsiasi dimensione, mentre l'ampliamento del Canale di Panama manterrà il limite dimensionale entro i 14.500 teu. Ciò potrà spingere gli armatori a usare Suez anche nelle rotte dall'Asia alla costa occidentale degli Stati Uniti, come alternativa a Panama.
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