La pattuglia della Stradale fermò l'autoarticolato a Pian Camuno nel maggio del 2013, scoprendo una calamita posta sul cronotachigrafo per non rilevare le ore di guida. Oltre alle sanzioni previste dal Codice della Strada, la pattuglia denunciò l'autista e il responsabile dell'azienda anche in sede penale, invocando l'articolo 437 del Codice Penale, ossia quello che punisce la manomissione di equipaggiamenti destinati alla sicurezza sul lavoro.
La sentenza emessa dal giudice Lorenzo Benini lo scorso febbraio assolve però i due imputati perché il fatto non è previsto dalla Legge come reato. "È stato dimostrato che nel caso in esame trova applicazione l'articolo 9 della Legge 689/1981, ai sensi del quale quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da una disposizione che prevede una sanzione amministrativa, si applica la disposizione speciale", spiega a TrasportoEuropa l'avvocato Ida Lanzone, che ha difeso l'autista. "Tra l'articolo 437 del Codice Penale e l'articolo 179 del Codice della Strada è proprio quest'ultima la disposizione speciale e, quindi, il fatto contestato al mio assistito può essere sanzionato soltanto su un piano amministrativo proprio in relazione all'articolo 179 del Codice della Strada. Ed essendo quest'ultimo articolo una disposizione prevedente una sanzione amministrativa, nel caso in esame non sussiste alcuna responsabilità penale dell'imputato".
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