Nel giro di poche ore, due autisti italiani sono stati arrestati in parti diverse dell'Europa con la grave accusa di traffico illegale di persone. Il primo caso è avvenuto in un'area di servizio dell'autostrada M25, vicino alla città inglese di Cobham. Secondo quanto riporta la stampa britannica, la Polizia è intervenuta intorno alle 10:50 (ora locale) di venerdì 28 agosto in seguito a una chiamata che segnalava attività sospette in un autoarticolato frigorifero con targa italiana, parcheggiato nell'area. Dopo avere aperto il semirimorchio, gli agenti hanno trovato ventisette persone, alcune delle quali sono state soccorse da un ambulanza.
Nessuno dei migranti era in condizioni di salute preoccupanti e la Polizia li ha arrestati, insieme con il conducente del veicolo, di cui non si conoscono le generalità. L'inchiesta dovrà stabilire se l'autista del camion era complice o consapevole della presenza dei clandestini sul veicolo. In caso positivo, rischia una pesante condanna, ma potrebbe anche essere che i migranti siano saliti sul semirimorchio durante l'imbarco sul continente, senza che l'autista se ne accorgesse.
Un altro italiano è stato arrestato in Germania mentre stava guidando un camion su cui viaggiava un numero imprecisato di migranti. In questo caso, l'uomo, un trentaseienne residente a Nuoro, non sarebbe un autista di professione, bensì un disoccupato con patente per veicoli pesanti. Nelle ore precedenti l'arresto, la moglie aveva pubblicato su Facebook un post per annunciare la scomparsa del marito.
Intanto proseguono le indagini per trovare la banda di trafficanti che ha causato la morte di 71 persone (tra cui otto donne e quattro bambini) nel furgone isotermico di una motrice a due assi, trovata ieri in Austria. La Polizia ungherese ha confermato l'arresto di quattro persone, tre ungheresi e un afgano. Tra questi ci sarebbe il proprietario del camion e l'autista.
Secondo una prima ricostruzione, il camion sarebbe partito da Budapest all'alba di mercoledì, arrivando al confine intorno alle nove della mattina. La sera stessa avrebbe attraversato il confine con l'Austria e poi è stato segnalato verso le quattro del mattino di giovedì abbandonato sull'autostrada. I morti sarebbero profughi siriani giunti lungo la via balcanica, ossia quella terrestre che transita dalla Turchia, Grecia e Macedonia.
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