Dividendo la tipologia di trasporto, il traffico totale transalpino svolto da Hupac è di 215.401 unità, con un calo del 4,7%, mentre non transalpino ammonta a 86.772 spedizioni, con una crescita del 9,8%. Il maggior numero delle spedizioni (181.541) riguarda il traffico transalpino in transito dalla Svizzera, calato dell'1,7%. Il traffico transalpino attraverso l'Austria è stato di 20.602 spedizioni, ossia il 20,1% in meno rispetto al 2014. Questo vistoso calo percentuale è dovuto alla sospensione di una relazione.
Hupac ritiene che la flessione complessava del traffico è causata da numerose giornate di sciopero dei ferrovieri in Germania, Francia, Belgio e Italia e da interruzioni della circolazione per cantieri e incidenti. Per i prossimi mesi, Hupac prevede che proseguirà questo "andamento moderato". Tra i fattori d'incertezza, la società intermodale pone anche il calo del prezzo del gasolio, che favorisce il tutto-strada, e il cambio sfavorevole del franco svizzero.
"Se il sistema ferroviario non inverte la tendenza, ci si sgancia dal mercato", ammonisce Bernhard Kunz, direttore di Hupac, accennando alla qualità delle infrastrutture. "Sebbene Hupac riesca, almeno in parte, a compensare i ritardi con misure organizzative, l'obiettivo di puntualità della logistica del 95% richiede misure strutturali quali la parità di trattamento del trasporto merci rispetto al trasporto passeggeri e l'introduzione di un regime di rimborsi in grado di esercitare un tangibile effetto di incentivazione".
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