Secondo quanto riferisce un articolo del Wall Street Journal, China Ocean Shipping e China Shipping Group sarebbero "in uno stadio avanzato" della fusione delle attività di trasporto di container. Il giornale cita fonti anonime ritenute vicine alle società. L'informazione non sorprende, perché si prevede l'integrazione delle due compagnie fin da quando il Governo cinese, che le controlla entrambe, ha sospeso la loro quotazione in Borsa lo scorso 10 agosto. L'operazione richiede però tempo, anche perché le due società hanno grandi dimensioni e la fusione deve ottenere l'approvazione dell'Antitrust.
La fusione, secondo il WSJ, interesserà soprattutto le divisioni per il trasporto di container, ossia Cosco Container Lines e China Shipping Container Lines, ma probabilmente anche quelle del trasporto di liquidi e della gestione di terminal. Secondo le fonti, il valore dell'operazione spazia da 15 a 20 miliardi di dollari. Basti pensare che Cosco gestisce 175 portacontainer e CSCL altre 156. Le due compagnie hanno una quota di mercato globale dell'8% e la loro unione creerebbe la quarta compagnia mondiale nel trasporto marittimo di container (e la prima asiatica), dietro Maersk, MSC e CMA CGM.
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