Alla riunione di ieri con le associazioni dell'autotrasporto hanno partecipato sul versante istituzionale il sottosegretario ai Trasporti, Umberto del Basso De Caro, e il capo di Gabinetto, Mauro Bonaretti. Il primo punto trattato nella riunione è quello delle risorse per l'autotrasporto relative al 2016, dopo che nelle scorse settimane alcune indiscrezioni sostenevano che sarebbero state ridotte. I rappresentanti del Governo hanno assicurato che resteranno invariate a 250 milioni di euro. Gli autotrasportatori hanno chiesto che venga ristabilito il tracciamento dei pagamenti nell'autotrasporto, eliminato dalla Legge di Stabilità.
I temi posti successivamente sul tavolo sono stati numerosi. In una nota, la Fita Cna riporta le richieste avanzate dagli autotrasportatori. Per quanto riguarda il mercato, il settore chiede:
di assicurare all'Albo degli Autotrasportatori maggiori poteri e competenze per escludere dal mercato i soggetti irregolari ed estendere il requisito di regolarità anche all'ambito fiscale;
- d'introdurre la indeducibilità delle fatture se non pagate entro sessanta giorni dall'emissione;
- di organizzare controlli su strada specifici e mirati al rispetto delle comuni regole, senza privilegi né favoritismi settoriali per imprese nazionali o estere;
- di garantire la circolazione stradale anche con nevicate non eccezionali;
- di modificare il calendario annuale dei divieti di circolazione dei veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate riducendo le giornate vietate (in particolare quelle che non coincidono con le festività), modificando il regolamento di esecuzione del Codice della Strada per evitare i divieti in alcune domeniche dei mesi non estivi, quando il traffico è scarso sulle autostrade, estendendo le deroghe anche al trasporto combinato nazionale e ai veicoli adibiti nelle attività produttive a ciclo continuo;
- di attivare contributi per tre anni per il rinnovo del parco veicolare e lo sviluppo dell'intermodalità tramite misure di detassazione;
- di attivare contributi per l'uso dell'intermodalità, mettendo sullo stesso piano quella marittima e quella ferroviaria tramite un bonus che lasci la scelta all'autotrasportatore.
Un capitolo a parte è il contrasto al dumping sociale, per il quale le associazioni chiedono la decontribuzione del costo del lavoro per gli autisti nei trasporti internazionali, per porre freno alla delocalizzazione, incentivare il rientro delle flotte e rendere non più interessante la somministrazione transnazionale. Inoltre, chiedono di attuare le direttive europee relative al distacco e alla somministrazione di autisti internazionali realizzando gli opportuni e previsti accordi tra gli Stati interessati.
Le associazioni hanno presentato anche alcune specifiche richieste per modifiche alla normativa dell'autotrasporto:
- introdurre tutte le deroghe previste dal Regolamento (CE) n. 561/2006 al fine di avere pari condizioni rispetto alla maggior parte dei Paesi europei;
- escludere le imprese di autotrasporto e logistica dal contributo al funzionamento dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti, le cui competenze non interessano il settore, già pienamente liberalizzato e sottoposto alla regolazione dell'Albo degli Autotrasportatori;
- cancellare l'assetto giuridico del Sistri, condizione indispensabile per realizzare una sua valida sostituzione alternativa;
- prevedere una nuova sperimentazione del Progetto P18 (uso di autoarticolati lunghi 18 metri), estendendone la durata a dieci anni, per consentire l'ammortamento dei veicoli;
- attuare la revisione dei mezzi pesanti ai privati con accreditamento rigoroso delle officine autorizzate.
Ora il ministero esaminaerà tali questioni e preparerà alcune proposte. Le parti si ritroveranno quindi martedì 3 novembre 2015.
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