Il presidente Rete Ferroviaria Italiana è indagato per un appalto di 26 milioni di euro bandito dal Corpo Forestale della Regione Sicilia. L'accusa contro Lo Bosco e due dirigenti del Corpo Forestale (il responsabile del servizio tecnico e quello del servizio speciale per la conservazione del suolo e dell'ambiente naturale) è di concussione e induzione indebita a dare o promettere utilità. Secondo gli inquirenti, i tre avrebbero ricevuto da un imprenditore di Agrigento – titolare di un'impresa di costruzioni - dei pagamenti per agevolare i lavori relativi alla costruzione di torrette antincendio. La somma ricevuta da Lo Bosco – che è anche presidente dell'Azienda Siciliana Trasporti - sarebbe di 58mila euro.
Lo Bosco è nato a Raffadali, in provincia di Agrigento, nel 1960 ed è laureato in ingegneria. Ha iniziato l'attività professionale come docente all'Università di Reggio Calabria. Tra gli incarichi che ha ricoperto c'è anche quello di presidente dell'Autorità Portuale di Messina e commissario straordinario della Camera di Commercio di Catania (che ha una partecipazione nella società che gestisce l'aeroporto di Palermo). È stato nominato presidente di RFI nell'agosto del 2010, mentre presiedeva l'Autorità Portuale di Messina. L'Azienda Siciliana Trasporti ha anche una partecipazione di minoranza in Società Interporti Siciliani.
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